Con la nuova collezione Wanderlust, in edizione limitata, Kiko Milano è riuscita in quello che davvero poche case cosmetiche sono riuscite fare: coniugare un packaging elegante e lussuoso con prodotti di cosmesi del canale low cost.
Kiko ha dimostrato che anche nel settore cosmesi, pur pagando poco un prodotto, è possibile avere un po’ di “lusso accessibile” seguendo in definitiva la filosofia del prêt-à-porter nel settore moda. Con questa collezione, e con il packaging proposto anche per gli ultimi rossetti e le polveri della linea permanente, Kiko ha strizzato l’occhio anche alla clientela classica del canale profumeria, della quale faccio parte, che prima tirava dritto di fronte ai suoi store. Non sono pochi infatti i consumatori per i quali la presentazione del prodotto è importante, a prescindere dalla fascia di prezzo. E la pecca di molti cosmetici low cost è quella di essere spesso venduti in tristi confezioni a volte posticce.
Wanderlust in realtà propone prezzi leggermente più alti rispetto a quelli abituali di Kiko, bisogna però riconoscere che trovare un rossetto o un fard al di sotto dei 20 euro, da poter sfoggiare tirandolo fuori dalla borsetta con orgoglio, prima di questa collezione era praticamente una utopia.
Il packaging dei prodotti Wandelust è davvero riuscitissimo, soprattutto quello di polveri e fondotinta racchiusi in splendidi cofanetti rosa-gold, sapientemente incisi. Del resto Kiko si è affidata ad un esperto di design come Ross Lovegrove e la scelta ha sicuramente ripagato.
Ma veniamo al contenuto di questi piccoli gioiellini di design. Ho provato quattro prodotti della linea. Non per tutti, però, il contenuto mi ha entusiasmato come lo splendido involucro.
Desert Dunes Baked Bronzer
E una terra abbronzante dal formato maxi, composta da una cialda multicolore cotta in forno. È disponibile in due tonalità. Io ho scelto la più chiara il 200 Warm mélange. Il colore è leggermente aranciato, ma facilmente sfumabile. Il prodotto è iperpigmentato bisogna, quindi, tenerne conto durante l’applicazione, avendo magari l’accortezza di scuotere il pennello per eliminare gli eccessi prima di procedere alla stesura. Il problema di questa terra è che è davvero molto polverosa. Credo sia dovuto alla presenza di talco, che compare nell’INCI come secondo componente. La sua polverosità forse pregiudica anche la durata del prodotto sul viso. Durante la giornata occorrono ritocchi.
INCI Desert Dune Kiko
Desert Dunes Trio Baked Blush
Per questo fard cotto vale lo stesso discorso della terra. Splendido colore (delle tre tonalità disponibili ho scelto lo 01 Lust Coral), facile sfumabilità, buona pigmentazione, finish satinato e luminoso, ma estrema polverosità. Anche in questo caso la durata non è proprio al top (circa 3 ore) e occorre dunque riapplicarlo ma il delicato odore zuccherino del prodotto fa dimenticare l’inconveniente, rendendo la cosa quasi piacevole.
Free Spirit Lips & Cheeks
Questo matitone che può essere utilizzato sia come rossetto che fard, è quello che forse ha il packaging più bruttino rapportato al resto della collezione ma, è quello più performante tra i quattro che ho provato. Il finish del prodotto è semi matt, può esser applicato indifferentemente su labbra e gote anche se personalmente preferisco utilizzarlo solo come rossetto. All’interno della confezione è fornito anche l’apposito temperino. Le colorazioni disponibili sono sei. Io ho scelto un rosso fragola: il n° 104. Questo matitone pur risultando scorrevole e cremoso all’applicazione tende leggermente a seccare le labbra. Ma ciò, sostanzialmente, è dovuto al finish semiopaco. La durata del prodotto è buona (dalle 5 alle 6 ore) e la colorazione sulle labbra risulta piena e brillante.
Heatwave Lip Oil
Ed eccoci alla versione di Kiko dell’olio per labbra, ultimo trend di quest’anno. Questo prodotto è proposto in tre aromi: cocco, vaniglia e pompelmo. Ho testato la versione al cocco. Heatwave Lip Oil, dopo l’applicazione sulle labbra, dura circa 1 ora e mezza dopo di che va riapplicato. Pur rendendo le labbra morbide appena steso, quando scompare non lascia traccia alcuna di nutrizione. Più che un olio nutriente lo definirei piuttosto un buon lucidalabbra.