Maschere al carbone vegetale: Clinique e The Body Shop al banco di prova

maschere al carbone vegetale

Da qualche tempo il carbone vegetale è diventato protagonista anche della skincare. Questo ingrediente da anni deve la sua fama al suo utilizzo come integratore alimentare, grazie ai benefici che apporta a stomaco e intestino. Ultimamente ha fatto la sua comparsa anche nel mondo cosmetico, diventando tra gli ingredienti principali di molti prodotti dedicati alla cura della pelle. Tra i prodotti che lo vedono protagonista ci sono maschere purificanti e creme per il viso. Ma vediamo quali sono le sue virtù in campo cosmetico.

Le proprietà cosmetiche del carbone vegetale

Il carbone vegetale altro non è che il prodotto della combustione della legna. Da sempre è apprezzato per le sue proprietà come antibatterico naturale e antimicotico, ma soprattutto per i benefici che apporta a stomaco e intestino. Il carbone vegetale, infatti riduce i gonfiori, attenua l’acidità di stomaco, è detossinante ed aiuta la digestione.
Anche in campo cosmetico ha mille virtù. Mescolato a vari ingredienti è un valido alleato soprattutto per la pulizia della pelle. Questo ingrediente, a quanto pare, ultimamente viene preferito all’argilla da sempre protagonista delle maschere purificanti. Quest’ultima, infatti, pur avendo un buon potere purificante e assorbente, a volte risulta un po troppo disseccante per la pelle. Il carbone vegetale, al contrario, è molto più delicato sulla pelle e risulta più adatto alle pelli sensibili. Tra i suoi vantaggi c’è quello di non inaridire la pelle. Usato nella skincare, questo ingrediente è ottimo per la regolazione della produzione di sebo. La maggior parte dei prodotti a base di carbone vegetale, infatti, sono studiati per contrastare l’eccesso di sebo sulla pelle, detergere in profondità e donare luminosità all’incarnato. Promettono, inoltre, una riduzione dei punti neri.

Utlimamente sul mercato sono comparse molte maschere dal colore nero che contengono questo ingrediente. In genere sono prodotti dedicati alle pelli da grasse a miste, oppure seguendo l’ultima moda, possono essere utilizzate solo su una parte specifica del viso. Le maschere purificanti in genere sono adatte alla zona T del viso. Negli ultimi mesi ho provato due maschere al carbone vegetale. Ecco cosa ne penso.

La City Block Purifying – Charcoal Clay Mask + Scrub di Clinique

City Block Purifying Mask Clinique

Questa maschera, secondo il claim dell’azienda, ha una doppia azione: purificante ed esfoliante. L’effetto purificante si ha grazie alle virtù degli ingredienti della maschera stessa, in primis quelle del carbone naturale di legno di bambù e dell’argilla bianca. L’azione esfoliante, invece, è prodotta dal movimento meccanico delle dita durante il risciacquo. Il movimento delle dita sgretola la maschera indurita sul viso e, grazie  ai residui così creati, esfolia. La maschera è inodore e di facile applicazione. Ha una consistenza perfetta, non cola e si stende in maniera omogenea rimanendo compatta. Una volta secca non dà nessuna sgradevole sensazione, tipo pelle che tira, ed è davvero facilissima da risciacquare.

Ma ecco l’INCI del prodotto:

Water, Kaolin, Butylene Glycol, Silica, Magnesium Aluminum Silicate, Charcoal Powder, Glyceryl Stearate, PEG-100 Stearate, Sodium Methyl Cocoyl Taurate, Gentiana Lutea (Gentian) Root Extract, Laminaria Saccharina Extract, Tocopheryl Acetate, Acetyl Glucosamine, Sucrose, Caprylyl Glycol, Xanthan Gum, Disodium EDTA, Phenoxyethanol, Chlorphenesin, Iron Oxides, Titanium Dioxide.

L’utilizzo consigliato di questa maschera è di una o due volte a settimana. Va applicata evitando il contorno occhi e lasciata in posa circa 5 minuti. Dopo di che va risciacquata massaggiando per favorire l’effetto esfoliante. Il risultato dopo l’applicazione è evidente: la pelle risulta più pulita, la grana affinata e con un uso costante i punti neri si riducono notevolmente. Un grande punto a favore di questo prodotto, rispetto a molte altre maschere purificanti, è quello di  non seccare assolutamente la pelle. La applico prevalentemente sulla zona T, ma anche quando l’ho usata applicandola su tutto il viso non mi ha mai dato problemi. Altre maschere purificanti mi causano rossori o seccano troppo la pelle. Secondo la mia opinione, la City Block Purifying Mask è tra le maschere purificanti piu delicate e confortevoli. Usandola ho notato effetti positivi anche in termini di luminosità del colorito. L’azione della City Block Purifying Mask può essere riassunta in due parole: dolcezza ed efficacia. Su di me ho notato anche un effetto lenitivo sui rossori.

La Himalayan Charcoal Purifying Glow Mask di The Body Shop

Anche questa maschera made The Body Shop è a base di carbone proveniente dal legno di bambù, che in questo caso è miscelato a foglie di the verde del Kenya e melaleuca.

Ecco l’ INCI tratto dal sito dell’azienda:

Aqua/Water/Eau, Kaolin, Moroccan Lava Clay, Magnesium Aluminum Silicate, Alcohol Denat., Camellia Sinensis Leaf, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Pumice, Argania Spinosa Shell Powder, Phenoxyethanol, Xanthan Gum, Parfum/Fragrance, Charcoal Powder, Ethylhexylglycerin, Caprylhydroxamic Acid, Argania Spinosa Kernel Oil, Butyrospermum Parkii Butter/Butyrospermum Parkii (Shea) Butter, Limonene, Linalool, Methylpropanediol, Aloe Barbadensis Leaf Juice Powder, Menthol, Disodium EDTA, Tetrasodium Pyrophosphate, Melaleuca Alternifolia Leaf Oil/Melaleuca Alternifolia (Tea Tree) Leaf Oil, Eucalyptus Globulus Leaf Oil, Citric Acid, Menthoxypropanediol, Citral, Geraniol, Coumarin, Caramel.

La Himalayan Charcoal Purifying Glow Mask di The Body Shop non è nera come la maggiorate delle maschere al carbone vegetale, ma tende al marrone.
Personalmente trovo l’odore di questo prodotto magnifico. Annusandolo si pensa subito ad un laboratorio erboristico. Ma non so se è a causa di qualche estratto di erba contenuta o a causa dell’alcol al suo interno, che l’applicazione di questa maschera non mi risulta piacevole. Appena applicata avverto sempre un bruciore all’inizio che tende a scomparire man mano che il prodotto si asciuga asciuga. Il tempo di posa consigliato è di 5/ 10 minuti. La maschera si asciuga più lentamente rispetto a quella di Clinique, inoltre risulta meno compatta e più difficile da stendere.

Facendo il confronto, bisogna ammettere che la confezione della Himalayan Charcoal Purifying Glow Mask è davvero più bella rispetto al tubetto proposto da Clinique. Ma, a causa della consistenza del prodotto, il prelevamento dal vasetto risulta meno pratico. Il metodo migliore per applicarla è quello di stenderla con l’aiuto di un pennello, anche per questioni igieniche. Consiglio però di non usare un pennello qualunque, ma quello a spatola di sephora. È un pennello pensato appositamente per l’applicazione delle maschere ed ha il vantaggio di non trattenere trattenere i residui esfolianti della maschera tra le setole, davvero difficoltosi da rimuovere.

Anche questa maschera non dà quella fastidiosa sensazione di pelle tirata, ma tende a seccare un pò l’epidermide rispetto. Credo sia davvero più adatta a chi ha pelli tendenti al grasso. Per quanto mi riguarda la utilizzo esclusivamente sulla zona t dove da buoni risultati. Sul l resto del visto la trovo troppo “aggressiva” per il mio tipo di pelle. Per rimuoverla occorre risciacquare con acqua. L’operazione richiede un po di lavoro ma durante questa fase si percepisce chiaramente l’azione esfoliante dovuta a i pezzi di the verde contenuti nella maschera. In ultimo la Himalayan Charcoal Purifying Glow Mask ha un effetto più astringente sui pori rispetto alla maschera di Clinique. Ma dopo averla applicata la mia pelle richiede subito l’intervento di una crema idratante. Dal punto di vista della pulizia e della luminosità della pelle il prodotto fa davvero bene il suo lavoro, ma a mio avviso non è adatta a tutti i tipi di pelle.

In conclusione:

Trovo che in fatto di maschere purificanti la City Block Purifying – Charcoal Clay Mask + Scrub di Clinique sia una spanna sopra le altre. Efficace, delicata e facile da applicare. Se avete pero la pelle particolarmente grassa potreste preferire la Himalayan Charcoal Purifying Glow Mask per il suo maggior potere astringente.

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MCVERI

Giornalista, blogger e video editor. Dopo aver vissuto in Italia e Germania, si è trasferita in Svizzera, a Ginevra. Nel 2015 fonda LipstickPost dove scrive di bellezza, viaggi, alimentazione e lifestyle.

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