Le ragioni dei vegetariani

Sono (siamo) 375 milioni in tutto il mondo, eppure i vegetariani continuano a suscitare curiosità. Alzi la mano il vegetariano a cui non sia stata chiesto il perché della sua scelta. Eppure in alcune zone del mondo, come in India ad esempio, essere vegetariani non è poi così strano.

Chi sono i vegetariani

vegetables-742095_1920l vegetariani escludono dalla loro dieta tutti i cibi a base di carne e pesce: non mangiano carne rossa né carne bianca, né uccelli né pesci, né molluschi né crostacei e nemmeno frutti di mare. Ammettono nella loro dieta il latte e sui derivati, le uova ed il miele. Ci sono anche vegetariani che non mangiano latte e derivati ma mangiano uova (ovo-vegetariani) o quelli che non mangiano invece le uova però dicono si al latte (lacto-vegetariani). Se non mangiano prodotti di derivazione animale di nessun tipo, allora sono vegani.

Ma perché la scelta di non mangiare né carne e né pesce? A questa domanda non c’è un unica risposta. Ognuno di noi fa le proprie scelte alimentari in maniera personalissima e questo vale ovviamente anche per i vegetariani per i quali, nondimeno, la motivazione non è sempre la stessa.

La scelta vegetariana per motivazioni animaliste

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Photo: ©Public domain/Pixabay

Si pensa sempre che la motivazione principale per un vegetariano sia l’amore per gli animali. Non si spiegherebbero però i molti vegetariani in giro con ai piedi scarpe di pelle, ad esempio. Sicuramente la motivazione animalista è tra le principali. In molti non accettano che una creatura debba morire per soddisfare i bisogni alimentari di qualcun altro, tanto più che l’uomo può anche vivere senza mangiare carne. La crudeltà utilizzata in alcuni macelli e le pratiche degli allevamenti intensivi, ultimamente saliti agli onori delle cronache, sono una leva molto forte che ha fatto porre interrogativi a più di qualcuno sul tema della produzione del cibo e hanno perorato la causa animalista. L’uccisione degli animali e la crudeltà talvolta utilizzata (basta un ricerca su google  per trovare varie inchieste sul tema), in molte persone fa scattare la molla dell’empatia. Empatia verso gli animali appunto, che si percepiscono come creature viventi alle quali non è giusto fare del male. La ragione animalista è una ragione molto forte.

La scelta vegetariana per motivi di salute

Un’altra motivazione, abbastanza frequente, che spinge alla scelta di una dieta vegetariana é quella per “motivi di salute”. Si smette di mangiare carne per stare e meglio e, perchè no, magari vivere di più. La stessa Organizzazione mondiale della sanità in vari documenti ha evidenziato i benefici di un regime vegetariano e molto scalpore ha fatto lo scorso anno con l’annuncio sulla cancerogenità delle carni rosse.

Photo: ©Public domain/Pixabay
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La Academy of Nutrition and Dietetics, la principale organizzazione statunitense che riunisce professionisti dell’alimentazione e della nutrizione,  ha affermato a più riprese il fatto che le diete vegetariane, correttamente pianificate, comportano benefici per la salute. La Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana ha raccolto, invece, in una pagina vari articoli scientifici a supporto della tesi sui benefici di una dieta vegetariana. Insomma vari studi sembrano supportare la motivazione salutista e sono in molti a scegliere un regime vegetariano per stare meglio. Secondo l’Eurispes in Italia sarebbe addirittura il 46,7% dei vegetariani a scegliere una dieta veg per questa motivazione.

La scelta vegetariana per motivi religiosi

Quasi tutte le religioni hanno al loro interno una parte di credenti che seguono un regime vegetariano. La religione principe del vegetarianismo è l’Induismo. Gli induisti rifiutano di mangiare qualsiasi tipo di carne e in alcune zone dell’India, Paese dove questa religione è piu diffusa, addirittura ci sono città dove non si trovano negozi che vendano carne, uova o pesce. L’India è il paese con più vegetariani al mondo (il 31% della popolazione) che hanno scelto la loro dieta proprio per motivi religiosi (tra induisti, buddisti e gianisti). Anche il Confucianesimo sostiene l’alimentazione vegetariana.

Di Vesh P. via Wikimedia Commons
© Di Vesh P. via Wikimedia Commons

E vegetariani per motivi religiosi sono anche i buddisti, anche se non tutte le correnti buddiste  praticano la dieta vegetariana. In Giappone ad esempio la cucina vegetariana è proprio quella devozionale, tipica dei monasteri buddisti.

Ma i vegetariani sono presenti anche nell’Islam: i sufi ad esempio sono vegetariani. Anche la religione ebraica ha i suoi vegetariani, esiste addirittura una Jewish Vegetarian Society. Vegetariani ci sono anche nel Cristianesimo, basti vedere alcuni ordini monastici cattolici o l’associazione cattolica vegetariana, oppure i metodisti del mondo protestante. Insomma la scelta di una dieta vegetariana ha spesso a che fare con una questione religiosa.

La scelta vegetariana per questioni ideologiche e morali

Public domain, via Wikimedia Commons
©Public domain/Wikimedia Commons

L’ideologia della Non-violenza e vegetarianismo vanno spesso a braccetto. Basti pensare a Ghandi. Anche Aldo Capitini, grande rappresentante del movimento pacifista e ideatore della marcia della pace, era vegetariano. Di scelta morale parla anche Tiziano Terziani. La scelta di alimentarsi senza dover uccidere è la motivazione di molti. Non violenza come regola di vita, dunque, applicata non solo verso gli uomini ma anche verso gli animali.

La scelta vegetariana per questioni di gusti alimentari

Ci sono poi persone a cui il sapore della carne proprio non piace o a cui il fatto di mangiare un animale disgusta nel vero senso della parola. Ci sono anche alcuni, come la sottoscritta, che trovano sgradevole l’odore della carne o del pesce. In alcuni i gusti alimentari sono già ben definiti da bambini in altri cambiano nel corso degli anni. E qui c’è poco da dire de gustibus non est disputandum.

La scelta vegetariana per motivi ambientalisti

L’altra forte motivazione dei vegetariani è quella ecologista. Sono vari gli studi che evidenziano il fatto che il consumo di carne è tra le cause principali di inquinamento del pianeta.

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Photo: ©Public domain/Pixabay

Secondo i dati del WorldWatch Institute per produrre una bistecca di manzo da 230 gr. occorrono circa 25.000 litri d’acqua. Secondo la FAO il settore dell’allevamento, liberando grandi quantità di gas serra è uno dei maggiori responsabili del cambiamento climatico. Inoltre stando al WWF il 70% d’acqua dolce nel mondo è usato per far crescere piante che diventeranno mangimi per gli animali di allevamento.

L’industria della carne in soldoni è tra i maggiori responsabili del problema del surriscaldamento del pianeta. Anche lo Stockholm International Water Institute, in un rapporto, avverte che se si continuerà cosi non ci sarà abbastanza acqua disponibile per produrre cibo per tutta la popolazione mondiale, che si stima arriverà a 9 miliardi di persone per il 2050. Nel rapporto una soluzione raccomandata è proprio quella di ridurre in maniera drastica il consumo di proteine animali. Anche tra le raccomandazioni della Fao c’è quella di consumare meno carne. E molti, convinti da questi dati, hanno cambiato le proprie abitudini alimentari diventando vegetariani.

Vegetariani in aumento

Come detto all’inizio di questo articolo, alla fine le ragioni dei vegetariani derivano da scelte personali che riguardano la sfera privata di ciascuno. Se per qualcuno la scelta è dettata da solo una delle motivazioni sopraelencate per altri lo è dal concorso di tutte o alcune. Del resto anche gli onnivori hanno le proprie. Qualunque siano le ragioni sta di fatto che il numero di chi segue una dieta vegetariana è in aumento.

Non sempre è facile fare una stima della popolazione in base a cosa mangia. I dati (Meat Atlas 2014) parlano di 375 milioni di persone in tutto il mondo che si definiscono vegetariane. In Europa, i vegetariani stimati sarebbero il 10 %, mentre in Italia, stando agli ultimi dati Eurispes, sarebbe vegetariano il 7,1 % della popolazione.

E voi perché siete vegetariani? Se invece non lo siete quali sono le vostre motivazioni?

MCVERI

Giornalista, blogger e video editor. Dopo aver vissuto in Italia e Germania, si è trasferita in Svizzera, a Ginevra. Nel 2015 fonda LipstickPost dove scrive di bellezza, viaggi, alimentazione e lifestyle.

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