Chiara Ferragni e la mentalità del granchio

In questi giorni la blogger ed influencer Chiara Ferragni è stata oggetto di critiche a causa  del video da lei postato sul suo profilo Instagram in cui mostra la sua nuova casa.

Alcuni titoli di giornale sottolineavano  la disapprovazione del cosiddetto “popolo della rete” per l’acquisto della nuova “casetta” da parte della Ferragni, colpevole del fatto di avere chissà quanti soldi. Ora premetto che non conosco Chiara Ferragni, ma come 8 milioni di altre persone ne ho seguito il percorso a mezzo social e media.

Questa giovane donna ha tutta la mia stima. È riuscita con le sue forze a costruire il suo percorso lavorativo, ha creato un’impresa che dà lavoro ad altre persone ed ha raggiunto un successo a livello internazionale affermandosi, tra l’altro, in un settore difficile come quello della moda.
Ma soprattutto è stata una persona lungimirante che ha saputo interpretare i nuovi strumenti del web, i social e le loro potenzialità. Addirittura la Harvard University del suo percorso ne ha fatto un case study.

Quello che mi chiedo leggendo vari commenti  è: perché mai una persona che ha guadagnato i suoi soldi onestamente, lavorando, creando anche qualcosa di innovativo, dovrebbe vergognarsi di averli guadagnati. Perché questa persona, chiunque essa sia, deve essere criticata per aver nientedimeno che… acquistato una casa in cui vivere.

 

La Ferragni in una foto del 2013. Credits:
Giorgio Montersino via Wikimedia Commons

Agli haters sicuramente Chiara è abituata, sono probabilmente il rovescio della medaglia del successo raggiunto.

La mia riflessione però non è sul perché gli haters esistano. La mia riflessione è su una mentalità diffusa, che purtroppo impedisce la crescita delle persone e della società in genere.

Si tratta della mentalità del granchio. Questa mentalità è ben descritta dal comportamento dei granchi messi in un secchio. Potrebbero uscire ma non lo fanno a causa di un comportamento “sociale” negativo. Se un granchio cerca di uscire e di raggiungere il bordo, gli altri, invece di aiutarlo, lo tirano giù. In pratica è come se dicessero: se non posso uscire io non esci neanche tu!

Questo comportamento a mio avviso è peggiore dell’invidia. L’invidia è il voler essere al posto dell’altra persona e a volte spinge la gente a migliorarsi, pur partendo da un sentimento negativo. Questo comportamento dettato dalla mentalità del granchio, invece, è peggiore poichè spinge ad una omologazione in basso. E a livello sociale può essere un subdolo deterrente per chi vorrebbe migliorarsi o semplicemente uscire da un contesto.

Il messaggio della mentalità del granchio è chiaro: Il gruppo vuole che tu stia giù con tutti gli altri. Se io non posso allora nessuno deve potere.

Eppure c’è un modo di pensare differente che a mio avviso, porterebbe un guadagno a tutti. E’ quello di ispirarsi agli altri per migliorare se stessi.

Mi piace molto il modo inglese di identificare alcune persone come “inspirational people”.  Le ispirational people sono persone da cui prendere esempio, sono persone che col loro percorso o il loro operato fanno venire voglia di migliorarci. Sono persone che hanno fatto un percorso magari diverso dal nostro, ma che possono ispirarci a trovare la nostra di strada. Tutto sta a guardare queste persone con altri occhi. Non con gli occhi del granchio per intenderci.

l granchi, purtroppo, se potessero queste persone le tirerebbero giù. E in molti ambiti questo avviene. Quello capace deve nascondere il suo valore per non essere attaccato dal gruppo. A volte si è costretti a nascondere la propria soddisfazione per i risultati raggiunti, magari con fatica perché la cosa è vista male, o additata come presuntuosa. Se qualcuno raggiunge dei traguardi, il gruppo dei granchi subito parte con le dietrologie, insinuando che chissà quali cose poco chiare hanno permesso quel risultato. Così però non si va da nessuna parte.

Questo modo di fare è più diffuso di quanto si possa pensare. Anche sul fronte dei soldi questo avviene. Tanto che alcuni sono spinti a mascherare il fatto di guadagnare bene. Per chi volesse approfondire consiglio la lettura di questo interessantissimo articolo apparso sul serissimo Financial Samurai  su come mascherare i propri guadagni. A volte mi è capitato di sentire la frase: i soldi o li sposi, o li rubi o li vinci. L’opzione li guadagni onestamente non è considerata. Anche questa frase la dice lunga su un certo tipo di mentalità. Non si accetta la propria situazione e si vede per forza il marcio nell’altro che, rispetto noi, ha raggiunto un risultato migliore, in questo caso economico. Non si accetta la propria situazione e si da addosso all’altro. Ma a rifletterci bene forse lo si fa perché è più facile rimanere nel gruppo dei granchi a lamentarsi della propria sventura piuttosto che provare a uscire dal secchio, magari strattonando chi ci tira giù, per iniziare a costruirsi il proprio percorso.

Ai granchi preferisco chi riesce ad apprezzare le inspirational people. Le persone positive che credono in qualcosa, che si “mettono in gioco”, che perseguono un’idea, col loro esempio ci rendono migliori. E queste persone sono intorno a noi e non sono sempre famose come la Ferragni.
E’ vero che  le situazioni della vita a volte avverse, o a volte semplicemente i nostri limiti, non ci permettono di raggiungere quello che ci eravamo prefissati. Ma non è una buona ragione per tirare giù gli altri.

In alcuni commentatori alla Ferragni e alla sua casa, ho riconosciuto molti granchi. Auguro a Chiara di godersi la sua nuova abitazione, frutto del suo lavoro, e ai granchi mi permetto di dare un suggerimento: se voi non potete uscire dal secchio (qualsiasi sia il motivo), aiutate gli altri a farlo. Gioite per chi ce la fa. Forse è questa la chiave che permetterà anche voi di liberarvi.

MCVERI

Giornalista, blogger e video editor. Dopo aver vissuto in Italia e Germania, da qualche anno si è trasferita in Svizzera, a Ginevra. Nel 2015 fonda LipstickPost dove scrive di bellezza, viaggi, alimentazione e lifestyle.

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