Se sapete cosa è una Beauty Blender siete potenziali fedeli lettori di questo sito, makeup addict o perlomeno persone interessate ai prodotti beauty. Se non ne avete mai sentito parlare, però truccarvi vi interessa, dovete correre ai ripari. Come? Leggendo questo articolo.
Le spugnette prima dell’arrivo della Beauty Blender
In principio c’erano le spugnette. Tristi oggetti usa e getta, spesso in lattice, di colore bianco, a forma quadrata o triangolare, con le quali si stendeva il fondotinta, non senza avvertire una spiacevole sensazione di attrito sulla pelle. Sensazione che chi ha applicato il fondotinta con uno di questi oggetti riesce a catalogare come spiacevole solo dopo aver utilizzato per la prima volta la Beauty Blender, che garantisce invece un’applicazione molto più scorrevole. La Beauty Blender è infatti una spugnetta per stendere prodotti di make-up, ma del tutto diversa. Non fate l’errore di banalizzare questo oggetto. Non si tratta di una spugnetta qualunque. Tra usarla e non usarla la differenza si vede.
La storia della Beauty Blender
Il successo della Beauty Blender è dato dal fatto che è nata per soddisfare una necessità. Molti dei prodotti più venduti sul mercato del resto sono la risposta ad una precisa esigenza. La Beauty Blender, il cui marchio registrato è scritto tutto attaccato (Beautyblender), è stata pensata e prodotta da una truccatrice professionista, Rea Ann Silva. Mentre lavorava come make-up artist per una serie televisiva, la Silva si ritrovò difronte all’esigenza di creare un trucco, che avesse una buona resa nei video ad alta definizione. Il trucco doveva fondersi alla perfezione con la pelle degli attori, non lasciare striature o macchie. Fu allora che cominciò a pensare alla spugnetta che tutti oggi conosciamo. La Silva, come dichiarato in più interviste, non fece altro che creare un prodotto che tenesse conto di un “trucchetto” che molti make-up artists, soprattutto quelli che lavoravono agli effetti speciali, facevano da tempo: ovvero tagliare le spugnette. In particolare l’illuminazione la ebbe seguendo la lezione di un truccatore molto bravo, che consigliava di bagnare le spugnette per permettere al trucco di fondersi al meglio. Da qui è nata l’idea della spugnetta a forma di uovo, con una punta in grado di raggiungere i punti piu difficili del viso e che si utilizza bagnata.
Ma bisognava realizzarla. Cosi contattò la fabbrica di produzione di spugne piu vicina a lei, in Pennsylvania. Incontrò cosi l’attuale CEO di Beauty Blender, Catherine Bailey, che la aiutò. Fecero realizzare dei campioni e la storia della spugnetta ebbe inizio. Il colore rosa della Beauty Blender si deve proprio al colore del campione scelto. La fabbrica realizzò vari campioni dalle caratteristiche diverse e per distinguerli attribuì a ciascuno un colore differente. Il campione rosa fu quello scelto, aveva la consistenza giusta. E rosa restò in fase di produzione anche per il suo colore accattivante. Da allora la spugnetta ha venduto milioni di esemplari in tutto il mondo, e vinto varie volte il premio Allure’s Best of Beauty Award, ovvero l’equivalente degli Oscar per il mondo del beauty. Un successo strepitoso, con oltre 6,5 milioni di spugne vendute ad oggi, che ha stupito anche la stessa Silva che nei suoi piani iniziali pensava di vendere al massimo ai suoi colleghi. Si accorse che il prodotto piaceva anche ai non professionisti quando vide che le star truccate sui vari set da lei e i suoi colleghi, portavano a casa l’ovetto rosa.
Per meglio comprendere il successo di questo prodotto, oramai divenuto di largo consumo, basta citare il fatto che oggi per indicare una qualsiasi spugnetta per applicare il fondotinta si usa il termine Beauty Blender, spesso dimenticando che è il nome di un marchio registrato. La conferma è data anche dalle numerose imitazioni presenti sul mercato.
Di cosa è fatta la Beauty Blender
Il materiale di cui è fatta la Beauty Blender è segreto. Si tratta molto probabilmente di poliuretano. Su vari siti che la vendono, riguardo alla composizione è solo indicato 100% Latex Free Sponge. Infatti questa spugnetta è priva di lattice, quest’ultimo materiale principale usato invece per le spugnette vecchio tipo.
La Beauty Blender, inoltre è costituita di materiale idrofilo, ovvero che assorbe l’acqua. Questo permette alla spugnadi diventare piu morbida e di aumentare le sue dimensioni. Ma il vantaggio piu importante del trattenere acqua è quello che permette l’applicazione del fondotinta in maniera omogenea.
Un altro punto di forza di questa spugnetta sta nel fatto che si riutilizza. Un aspetto ecologico quest’ultimo che sta a cuore anche alla stessa Silva. La makeup artist ha affermato che nel pensare al suo prodotto voleva trovare anche una soluzione alle spugnette usa e getta monouso. Infatti la Beauty Blender, dopo l’uso, non si getta ma va lavata e fatta asciugare per il successivo utilizzo.
Come si usa
Utilizzare la Beauty Bender è davvero semplice. Va bagnata nell’acqua sino a quando aumenta il suo volume, va quindi strizzata e tamponata per eliminare l’acqua in eccesso.
È cosi pronta all’uso. In genere io preferisco stendere il fondotinta con dita o pennello e poi rifinisco il tutto con la Beauty Blender facendo attenzione a non tirare il prodotto con la spugnetta. In pratica la picchietto sulle zone interessate come se volessi far penetrare tramite la spugna il fondotinta. Qui il link di spiegazione della stessa Silva:
Creata per il fondotinta ma usata anche per altro
La Beauty Blender può esser utilizzata con qualsiasi tipo di fondotinta: liquido, compatto, in crema, in polvere e minerale. Per fondotinta particolarmente liquidi, consiglio di procedere prima con una stesura del prodotto con le dita e poi di passare ad una rifinitura con la Beauty blender per perfezionare l’effetto. La Beauty Blender è nata espressamente per applicare il fondotinta, i suoi utilizzi nel tempo però si sono diversificati. L’ovetto fucsia è diventato lo strumento principe per realizzare il contouring del viso, grazie alla sua capacità di rendere omogenea la stesura di qualsiasi prodotto. C’è chi la utilizza anche per il blush, la terra e la versione di colore bianco viene spesso utilizzata nella skin care per applicare creme, sieri e primer viso.
I vari tipi di Beauty Blender
Negli anni la Beauty Blender si è diversificata. Viene proposta in vari colori e varie misure. Un discreto successo hanno avuto le beauty blender mini pensate per applicare e sfumare il correttore. È seguita una versione di taglia media per applicare il blush ed una piatta per il resto del corpo, chiamatta Blotterazzi, che però non ha ricevuto apprezzamenti da tutti.
Gli accessori
La spugnetta ha vari accessori. Primo tra tutti la scatolina in cui è contenuta, che non va buttata ma tenuta sia per riporre la Beauty Blender e sia per essere utilizzata come base di appoggio durante l’asciugatura. Altro accessorio è il Blender Cleanser, il sapone per lavare la spugnetta, disponibile in versione solida, comoda da utilizzare in viaggio, e liquida. Infine, c’è anche il porta Beauty Blender, una pochette appositamente pensata per permettere l’areazione e l’asciugatura della spugnetta. Anche quest’ultimo accessorio è utilissimo in caso di viaggi.
Come si pulisce
Il fatto che la Beauty Blender possa essere riutilizzata abbiamo detto che è il suo punto di forza. Ma è essenziale pulirla dopo ogni utilizzo, per evitare il proliferare di germi al suo interno, esattamente come si fa con i pennelli. Insaponatela e mettetela sotto l’acqua per sciacquarla. Per lavarla può essere ovviamente utilizzato il Blender cleanser, ma si ottengono buoni risultati anche con un normale sapone. Per esperienza, ho notato che la spugnetta ha vita piu lunga se lavata col Blender Cleanser. Si spacca meno col tempo. Una volta lavata, la Beauty Blender va lasciata asciugare posandola sulla sua confezione. C’è anche chi per riporla e farla asciugare utilizza addirittura un portauovo. Se ancora integra, dopo circa sei mesi di utilizzo è comunque consigliabile sostituirla, per una questione di igiene.
I dupes della Beauty Blender
Basta andare su Amazon e cercare Beauty Blender per trovarsi di fronte ad una miriade di copie di questa spugnetta. Inutile dire che non tutti sono in grado di dare la stessa resa. Ho testato qualche dupe, anche realizzato da marche blasonate. L’unico prodotto che sinora è riuscito riprodurre una resa finale del trucco, simile a quella data dalla Beauty Blender, è la spugnetta realizzata dalla Real Technique, la Miracle sponge.
In conclusione, se volete applicare il vostro fondotinta con risultati professionali, la Beauty Blender non può mancare nella vostra trousse.